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Il protagonista del quadro è uno psykter, un vaso dalla forma particolare usato nell’antica Grecia per raffreddare il vino. I Greci dell’età arcaica non bevevano il vino così come facciamo noi ma lo mischiavano con parti d’acqua ed essenze. Una volta scaldato il tutto veniva raffreddato in questo particolare vaso senza anse. Lo psykter raffigurato è un esemplare del V sec.  A.C. a figure rosse che inscenano i giochi dei sileni con Dionisio. I sileni versano nella bocca del dio la preziosa bevanda che diventa vino direttamente nella corpo della divinità, fondando l’atto celebrativo del rito.

Il quadro in questione è un artificio pittorico dove gli oggetti raffigurati sono tutti realmente esistenti( il vaso a Londra, Brtisch Museum,  la conchiglia e il vaso moderno inserito nello psycter,  nel mio studio, il tulipano nel mio giardino). Ma i piani sui quali sono poggiati sono un artificio prospettico puramente ideale. Quello color vino dove poggiano conchiglia e vasi rappresenta il piano dell’esperienza sensibile, terrena. La nicchia, che simboleggia alveolo della vita, si apre su un cielo irreale sul quale il tulipano, simbolo della filiazione, si è appena aperto. La conchiglia, nel mondo antico, simboleggiava l’organo sessuale femminile ed era legato alla fecondità. Nella cultura  cristiana diventa simbolo di vita e resurrezione.